La Commissione europea, dopo molti anni, ha aggiornato il Manuale sull’emissione e l’esecuzione del mandato di arresto europeo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue del 6 ottobre 2017, C 335 , p. 1 ss. (MAE).
Il testo segue quello adottato nel 2008 (al quale erano stati aggiunti pochi aggiornamenti nel 2010) ed è di particolare utilità perché tiene conto degli sviluppi giurisprudenziali, in particolare di quelli successivi all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e fornisce indicazioni pratiche per un’applicazione corretta dello strumento. Nel Manuale sono analizzati tutti i profili dal trasferimento dei detenuti alle procedure da seguire nella fase di esecuzione. Il testo comprende altresì una guida alla compilazione corretta dei modelli per favorire una rapida attuazione del provvedimento e l’elenco dei casi di cui si è occupata la Corte di giustizia dell’Unione europea, nonché dei Paesi membri che consentono la consegna per reati punibili con una pena inferiore alla soglia fissata all’articolo 2, paragrafo 1, della decisione quadro sul MAE se il reato è accessorio a quelli principali indicati nel MAE. Si tratta di Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Francia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Austria, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia.
Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/la-cassazione-fa-il-punto-sullattuazione-del-mandato-di-arresto-europeo.html
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