La Commissione europea presenta alcune proposte per rafforzare l’Unione dei capitali. In primo piano la cessione del credito

Ancora troppi gli ostacoli giuridici che frenano gli investimenti transfrontalieri. L’Unione europea è in ritardo e la Commissione prova a mettere il turbo con la “Comunicazione sull’Unione dei mercati dei capitali: rimuovere gli ostacoli transfrontalieri e accelerarne la realizzazione”, presentata ieri (180308-communication-cmu_en, allegato 114). La Commissione, che punta alla realizzazione delle iniziative entro il 2019, propone norme comuni sulle obbligazioni garantite e spinge il legislatore a una rapida adozione di una direttiva e di un regolamento in questo settore. Necessari, poi, interventi in materia di cessione del credito, sistema utilizzato “dalle imprese per ottenere liquidità e accesso al credito”. In particolare, secondo Bruxelles, per rimuovere le difficoltà nell’individuazione della legge applicabile per determinare chi possiede il credito nei casi di cessione di credito trasnfrontaliero e superare le difficoltà legate all’individuazione del giudice competente, dovrebbero essere adottate norme più chiare. La Commissione ha così presentato una proposta di regolamento (COM(2018)96, 96; qui il documento di lavoro (SWD-2018-52-F1-EN-MAIN-PART-1) individuando come legge da applicare, in via generale, quella del  Paese in cui i creditori hanno la residenza abituale, indipendentemente dal giudice chiamato a esaminare il caso. La proposta – osserva Bruxelles – permetterebbe di “promuovere gli investimenti transfrontalieri e un accesso al credito a costi inferiori”, anche prevenendo rischi sistemici.

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