La CEPEJ adotta uno strumento per ridurre l’arretrato giudiziario

Il diritto alla durata ragionevole del processo, stabilito dall’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, è violato in molti Paesi del Consiglio d’Europa. Per supportare gli Stati nell’adozione di nuovi strumenti in grado di ridurre l’arretrato e, così, assicurare tempi ragionevoli nello svolgimento dei procedimenti, la Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (CEPEJ), il 16 giugno, ha adottato un documento per fornire indicazioni generali e raccogliere la buone pratiche al fine di presentare modelli ad altri Stati e provare a raggiungere l’obiettivo della riduzione dell’arretrato (CEPEJ).

L’arretrato – scrive il CEPEJ – è causato da carenze nella gestione delle cause, dall’esistenza di un quadro giuridico inadeguato, da risorse insufficienti dei tribunali per gestire i casi in arrivo. Questo provoca un aumento dei costi dei procedimenti, che può compromettere l’accesso alla giustizia, un’incertezza giuridica ed effetti negativi sulla fiducia del pubblico nei sistemi giudiziari. Il documento indica quattro fasi strategiche che dovrebbero guidare l’azione degli Stati: la prima con l’identificazione delle cause dell’arretrato, con un’analisi quantitativa e qualitativa che tenga conto dei dati statistici tra i quali il numero di casi, la durata, il numero dei giudici, nonché degli indicatori di efficienza della CEPEJ, del quadro normativo e dell’organizzazione interna del lavoro giudiziario. La seconda fase richiede una strategia concreta e orientata agli obiettivi e l’adozione di misure disegnate sulle cause del problema individuate nella prima fase (inclusa l’allocazione delle risorse e la digitalizzazione dei sistemi giudiziari); la terza fase prevede l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio e la quarta interventi per evitare la ripetizione dell’arretrato nel futuro, con un esame dei flussi e delle tendenze future. La CEPEJ raccomanda agli Stati di attingere al know-how della stessa Commissione europea per l’efficienza della giustizia.

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