La Cassazione sulla giurisdizione italiana in casi di sottrazione internazionale di minori – International children abduction and italian jurisdiction

Se la condotta relativa alla sottrazione internazionale del minore è interamente consumata all’estero il giudice italiano non è competente. La Corte di Cassazione, sesta sezione penale, con sentenza n. 8660/19 depositata il 27 febbraio è intervenuta a chiarire il perimetro della giurisdizione del giudice italiano in casi di sottrazione di minore (8660). A rivolgersi alla Suprema Corte è stato il sostituto procuratore generale e un cittadino marocchino condannato dal Tribunale di Treviso e dalla Corte di appello di Venezia per il reato di cui all’articolo 574-bis del codice penale (sottrazione e trattenimento all’estero di minore). L’uomo era stato accusato di aver sottratto i figli minori alla madre trattenendoli in Marocco. A suo avviso, tuttavia, il giudice italiano non era competente in quanto l’evento non si sarebbe verificato in Italia, tesi condivisa dalla Corte di cassazione. L’articolo 574bis – osserva la Suprema Corte – prevede la possibilità per il giudice italiano di esercitare la giurisdizione anche quanto l”illecito è commesso interamente all’estero a condizione, però, che vi sia un collegamento con la giurisdizione italiana”. Nel caso in esame, tenendo conto della nozione di residenza abituale propria della Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980, ratificata dall’Italia con legge n. 64/1994 e dal Marocco, che non coincide con quella di domicilio né con quella di residenza in senso formale, “ma corrisponde ad una situazione di fatto”, la giurisdizione italiana andava esclusa. I minori, infatti, non avevano una durevole e stabile permanenza in Italia, né una rete consolidata di affetti, perché era in Marocco che i bambini avevano la residenza in forma stabile. La moglie, infatti, aveva accettato la decisione del marito di “trasferire in via definitiva la residenza dei figli presso la madre dell’imputato” in Marocco e solo dopo qualche tempo  aveva deciso di rientrare in Italia, ma senza il consenso del marito. Di conseguenza, era il Marocco il luogo in cui i genitori avevano deciso di trasferire la residenza abituale dei figli minori e dove avevano vissuto per un anno. Una situazione fattuale che porta la Cassazione a escludere la giurisdizione italiana e ad annullare le sentenze di merito.

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