La Cassazione sul principio iura novit curia – Italian Supreme Court on the principle iura novit curia

Per l’individuazione e l’interpretazione della norma straniera va applicato il principio iura novit curia e, di conseguenza, il giudice chiamato ad applicare una norma straniera che regola la controversia, pur potendosi avvalere della collaborazione delle parti e di strumenti anche informali, deve accertare se nell’ordinamento straniero una determinata interpretazione è corretta. E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27365 depositata il 24 ottobre (Cassazione). Questi i fatti. Una società di diritto francese aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti di un cliente per il quale aveva svolto la mediazione in una compravendita immobiliare. L’uomo sosteneva che dovesse essere applicata una clausola del contratto preliminare in base alla quale, nel caso in cui fosse subentrato un altro acquirente, era quest’ultimo a dover versare il compenso. L’impugnazione in appello era stata respinta e, quindi, l’uomo aveva presentato ricorso in Cassazione contestando l’applicazione della legge francese in materia di mediazione. Per la Suprema Corte la contestazione basata sull’interpretazione della Convenzione di Roma sulle obbligazioni contrattuali (sostituita dal regolamento UE n. 593/2008 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali, Roma I) con riferimento alla determinazione della legge applicabile in mancanza di scelta, richiamata dall’articolo 57 della legge n. 218/95, va accolta perché la Corte di appello aveva ritenuto applicabile la legge francese in quanto considerata come quella avente il collegamento più stretto poiché la mediazione si era svolta in Francia e l’immobile era situato in quel Paese, ma non aveva considerato una legge di quel Paese e un regolamento di attuazione. Pertanto, per la Cassazione “la Corte di appello è qui venuta meno al dovere di confrontare in termini di effettività con il motivo di impugnazione il quale la chiamava a verificare se fosse conforme all’ordinamento francese l’interpretazione perorata”. In questo modo, quindi, era stato violato il principio iura novit curia

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