La Cassazione fa il punto sull’attuazione del mandato di arresto europeo

L’Ufficio del Massimario, sezione penale, della Corte di cassazione ha divulgato il nuovo rapporto sugli orientamenti della giurisprudenza nell’attuazione del mandato di arresto europeo in Italia. Una rassegna utile a fare il punto sull’evoluzione della giurisprudenza nell’esecuzione effettiva della legge n. 69/2005 con la quale è stata recepita in Italia la decisione quadro 2002/584/Gai del 13 giugno 2002 relativa al mandato di arresto e alle procedure di consegna tra Stati membri (Rel. 28/08, sexies http://www.cortedicassazione.it/Documenti/Relazione%2028_08%20sexies_MAE_2011.pdf). Molte le questioni analizzate. Dal computo della custodia cautelare subita all’estero all’eventuale dichiarazione di irreperibilità del ricercato, passando per il tema del consenso alla consegna e la questione della doppia incriminazione. Lo studio fa anche il punto sull’evoluzione della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea e in alcuni Stati membri come Francia, Regno Unito, Belgio e Irlanda.

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