Inchiesta sul coinvolgimento di due multinazionali nell’utilizzo degli Uiguri, vittime di lavoro forzato

Il Canadian Ombudsperson for Responsible Enterprise, Sheri Meyerhoffer, ha deciso di avviare un’indagine per verificare se alcune aziende siano coinvolte nell’utilizzo della forza lavoro costituita dagli Uiguri, vittime di gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla Cina nella regione autonoma dello Xingjiang (Nike e Dynasty). In particolare, l’Ombudsperson vuole verificare se la Nike Canada Corporation e la Dynasty Gold Corporation abbiano beneficiato del lavoro forzato imposto alla minoranza attraverso la supply chain e l’utilizzo di fornitori cinesi che sono stati accusati di sfruttamento del lavoro della minoranza perseguitata in Cina. La decisione di ammissibilità dell’esposto che porta all’avvio dell’indagine è la conseguenza di quanto è risultato nel rapporto iniziale di valutazione (e delle denunce presentate da diverse organizzazioni non governative). Nel rapporto (n. 220849), pubblicato l’11 luglio, si sostiene che la Nike Canada Corporation utilizza, come fornitori, alcune aziende cinesi che hanno usato la forza lavoro degli Uiguri. La Nike contesta quest’accusa e ha fornito chiarimenti sulla due diligence utilizzata dall’azienda, pur rifiutando di partecipare a un meeting di valutazione con il difensore civico canadese. Le accuse alla Dynasty (file n. 220842) riguardano la forza lavoro impiegata in una miniera in Cina. In base al sistema canadese, l’Ombudsperson svolgerà l’indagine che si concluderà con l’adozione di un rapporto volto ad accertare i fatti e a indicare alcune raccomandazioni.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/alto-commissario-delle-nazioni-unite-per-i-diritti-umani-gli-uiguri-vittime-di-crimini-contro-lumanita.html

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