E’ entrata in vigore, sul piano internazionale, il 1° dicembre 2020, la Convenzione sull’accesso ai documenti ufficiali (n. 205, Tromso convention), adottata dal Consiglio d’Europa, a Tromsø, il 18 giugno 2009. L’atto, vincolante per Bosnia-Erzegovina, Estonia, Finlandia, Lituania, Montenegro, Norvegia, Repubblica di Moldova, Svezia, Ucraina e Ungheria, è il primo trattato internazionale rivolto in modo specifico a garantire l’accesso ai documenti ufficiali, nel segno della trasparenza. Il testo riconosce, come regola generale, il diritto di accesso, anche per favorire l’effettiva realizzazione dei diritti e la fiducia nelle istituzioni, stabilendo limitate eccezioni specificate all’articolo 3. Tra le altre, è prevista la possibilità di limitare l’acceso per ragioni di sicurezza nazionale, difesa e relazioni internazionali, sicurezza pubblica, svolgimento di attività di indagine penale, tutela della privacy, protezione dell’ambiente, interessi commerciali, economici e monetari. Malgrado i tempi lunghi per l’entrata in vigore, in realtà, la Convenzione si limita a prevedere norme minime per il trattamento delle domande di accesso ai documenti ufficiali e a garantire una procedura di ricorso.
Per monitorare la corretta ed effettiva attuazione della Convenzione, è disposta l’istituzione di un Gruppo di lavoro (articolo 11). L’Italia non ha né firmato né ratificato la Convenzione.
Aggiungi un commento