E’ entrato in vigore il 6 novembre 2022 il decreto legislativo 4 ottobre 2022 n. 156 “Disposizione correttive e integrative del decreto legislativo 14 luglio 2020 n. 75, di attuazione della direttiva UE 2017/1371 relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale”, nota come direttiva PIF (Frode). Con il nuovo testo, approvato in ritardo rispetto al termine previsto dalla direttiva, situazione che aveva comportato anche l’avvio di una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea, è stato deciso un inasprimento delle pene per alcuni reati nei casi in cui da tali atti derivi una lesione degli interessi finanziari dell’UE ed è stata disposta la punibilità anche del solo tentativo di reato se consumato anche nel territorio di un altro Stato membro all’interno dell’Unione europea e se finalizzato all’evasione dell’IVA per un valore non inferiore ai dieci milioni di euro (articolo 4). Il testo interviene anche a modificare il decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 sulle sanzioni da applicare per la responsabilità amministrativa degli enti. Nel decreto legislativo n. 156/2022, invece, non è stata inserita una norma relativa alla ricognizione delle fattispecie di reato lesive degli interessi dell’UE anche perché, come chiarito nella relazione illustrativa, ciò avrebbe “comportato la delimitazione delle competenze della Procura europea” (Relazione illustrativa).
Novità per le sanzioni con un aumento della pena edittale massima fino a quattro anni di reclusione sempre se il fatto leda gli interessi finanziari dell’Unione europea e il danno o il profitto conseguenti al reato siano superiori a 100mila euro.
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