Procede, con taluni ritardi, il cammino verso la modifica del regolamento Ue n. 2201/2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale. Il Parlamento europeo ha approvato il 18 gennaio la risoluzione P8_TA-PROV(2018)0017 (risoluzione 2201) con la quale ha chiesto alla Commissione europea di procedere ad alcune modifiche della proposta iniziale, con l’obiettivo non solo di favorire procedure più rapide per le controversie transfrontaliere in materia di responsabilità genitoriale, ma anche di rafforzare la tutela dei diritti collegati all’interesse superiore del minore.
Gli eurodeputati chiedono più spazio per la mediazione considerata strumento essenziale per la risoluzione delle controversie che hanno al centro il minore: questo sia nei casi di conflitti genitoriali transfrontalieri in materia di diritti di affidamento e di visita relativi al minore, sia nelle cause di sottrazione internazionale di minori. Centrale, poi, la limitazione di cause ostative al riconoscimento e, in questa direzione, il Parlamento precisa che il rifiuto di riconoscere una decisione perché manifestamente contraria all’ordine pubblico dello Stato membro interessato deve essere conforme al principio di non discriminazione fissato dall’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Si vedano anche i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/modifiche-al-regolamento-bruxelles-iibis-in-uno-studio-delleuroparlamento.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/la-commissione-presenta-la-proposta-di-regolamento-di-modifica-del-bruxelles-ii-bis.html.
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