Il Consiglio d’Europa adotta le linee guida per tutelare i figli minorenni dei detenuti

Preservare i diritti e il benessere dei figli minorenni dei detenuti, nel segno dell’interesse superiore del minore. Per garantire la realizzazione di quest’obiettivo, il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, il 4 aprile, ha adottato le linee guida relative ai bambini con genitori detenuti, indirizzate ai 47 Stati membri (CM/Rec(2018)5, carceri). Dalle statistiche risulta che in Europa sono 2,1 milioni i bambini con un genitore in carcere, con inevitabili conseguenze negative sul minore e sul suo benessere. Nella raccomandazione, il Comitato dei Ministri, tenendo conto di tutti gli atti internazionali adottati a tutela dei diritti del fanciullo, nonché delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, ha chiesto agli Stati di prevedere misure al fine di evitare l’arresto dei genitori dinanzi ai figli o, in ogni caso, di eseguirlo, se non è possibile diversamente, con grande attenzione nei confronti dei minori. Durante la detenzione, salvo che non sia contrario all’interesse del minore, dovrebbero essere assicurati contatti regolari e concessi permessi anche attraverso il controllo elettronico. Inoltre, i detenuti dovrebbero essere collocati in carceri quanto più possibile vicine all’abitazione dei figli, con la possibilità di contatti anche via webcam. Il Comitato ha chiesto, altresì, l’individuazione di una figura ad hoc che si preoccupi di garantire la piena attuazione dei diritti dei minori. Nella raccomandazione, inoltre, si prevede una tutela speciale per le donne che hanno diritto di partorire fuori dal carcere, nel rispetto della diversità culturale. 

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