Tra i rapporti diffusi a fine anno, spicca il rapporto del Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) pubblicato il 13 dicembre 2018 con al centro l’Italia che – scrive il Greco – ha attuato in modo adeguato solo tre delle dodici raccomandazioni formulate nel quarto ciclo di valutazione sulla prevenzione della corruzione tra parlamentari, giudici e pubblici ministeri (GrecoRC4(2018)13,report). Nel documento si sottolinea che quattro raccomandazioni non sono state attuate, in particolare con riguardo alla corruzione dei parlamentari e cinque lo sono state solo parzialmente. Nota positiva la costituzione di un registro obbligatorio per i lobbisti che operano presso la Camera dei deputati, mentre non è stato adottato analogo registro al Senato.
Entro il 30 giugno 2020 l’Italia dovrà fornire maggiori informazioni sull’attuazione delle raccomandazioni formulate dal Greco. Intanto, a dicembre è stata approvata la nuova legge “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”, denominata “spazzacorrotti” in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
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