Le regole per tutelare i minori migranti ci sono, ma gli Stati talvolta ignorano il rispetto dei diritti fondamentali che appartengono ad ogni essere umano e, in modo ancora più rilevante, a categorie particolarmente vulnerabili come i minori stranieri non accompagnati. Il Consiglio d’Europa e l’Agenzia europea per i diritti fondamentali, per fornire un aiuto alle autorità nazionali interessate all’accoglienza, hanno pubblicato, il 18 dicembre, una guida su “I minori nella migrazione: i diritti fondamentali alle frontiere europee” (Children FRA – COE) nella quale sono indicati i diritti applicabili ai minori migranti ai confini esterni dell’UE e del Consiglio d’Europa, con particolare attenzione ai diritti assicurati nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo e nel contesto UE. I minori – si legge nella terza nota orientativa – sono particolarmente vulnerabili e hanno esigenze specifiche, diverse da quelle degli adulti e, di conseguenza, gli Stati devono prevedere una tutela rafforzata. Di qui la nota operativa che punta a fornire un supporto alle autorità nazionali con particolare attenzione alla polizia di frontiera, anche al fine di assicurare che i diritti dei minori migranti, inclusi quelli non accompagnati, siano sempre garantiti sin dal momento in cui entrano in uno Stato Ue o in un Paese parte alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Proprio per i minori stranieri non accompagnati, l’Agenzia Ue e il Consiglio d’Europa si soffermano sulle regole in materia di identificazione, di valutazione dell’età e della necessaria nomina di un tutore. Segue poi l’iter per le richieste di asilo e per le condizioni di accoglienza dei minori che devono essere collocati in luoghi adatti alla loro età e non in centri per adulti. Va assicurato il diritto all’unità familiare e quello dei minori ad essere ascoltati, nel segno dell’interesse superiore del minore.
La nuova nota, che raccoglie anche i principi stabiliti dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, prosegue il percorso già avviato con la pubblicazione del documento “Diritti fondamentali dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti ai confini europei” (marzo 2020) e “Norme europee su vie di ricorso, meccanismi di reclamo e indagini efficaci ai confini” (luglio 2021).
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