Malgrado sia evidente a tutti che le misure messe in atto da Bruxelles in materia di immigrazione siano fallimentari, la Commissione fa il punto, nella Comunicazione sullo stato di attuazione delle azioni prioritarie sull’immigrazione (COM(2016)85), presentata il 10 febbraio (85) sui “progressi” compiuti per gestire gli arrivi (si veda l’allegato riguardante l’Italia (Italy). Dagli hotspots (sistema di punti di crisi) al meccanismo di ricollocazione sino ad arrivare all’apertura delle procedure di infrazione per gli Stati inadempienti. La Commissione punta soprattutto sulla ricollocazione per garantire una distribuzione equa dei richiedenti asilo tra gli Stati membri e, quindi, consentire una gestione ordinata della migrazione. Il sistema, però, arranca perché gli Stati non rispettano le decisioni sulla ricollocazione e la Commissione stessa apre varchi nell’attuazione. Dopo la sospensione degli obblighi per un anno voluta dalla Svezia, la Commissione ha proposto una sospensione annuale della ricollocazione del 30% dei richiedenti assegnati all’Austria.
Sulla situazione italiana managing_the_refugee_crisis_-_italy_state_of_play_report_20160210_en.
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