Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale-Europa globale, che va ad abrogare la decisione 466/2014 e i regolamenti 2017/1601 e 480/2009 (strumento Ue – cooperazione internazionale). Si tratta del principale meccanismo finanziario per l’azione esterna dell’UE che tra l’altro unifica i diversi interventi al fine di dare un ruolo strategico all’Unione europea, rendendo i finanziamenti più accessibili e trasparenti. La dotazione complessiva, anche per fare fronte al grave impatto economico della pandemia da Covid-19 arriva a 79,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, che vuol dire il 10% in più rispetto al bilancio precedente. L’NDICI-Europa globale si articolerà intorno a tre pilastri fondamentali: quello geografico che “promuoverà partenariati attraverso la cooperazione con i paesi partner nelle seguenti regioni: vicinato europeo, Africa subsahariana, Asia e Pacifico, Americhe e Caraibi”; quello tematico che porterà a “finanziare azioni connesse agli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello globale, compreso il sostegno alle organizzazioni della società civile”, in cui saranno posti in primo piano i diritti umani e la democrazia, la società civile, la stabilità e la pace, oltre che sfide globali come “la salute, l’istruzione e la formazione, le donne e i bambini, il lavoro, la protezione sociale, la cultura, la migrazione e i cambiamenti climatici”. Il terzo pilastro è costituito dal finanziamento della capacità di reagire tempestivamente nella gestione delle crisi, nella prevenzione dei conflitti e nella costruzione della pace. Non manca, neanche in questo documento, la parola resilienza perché è stabilito che “le azioni finanziate nell’ambito di questa componente mirano a rafforzare la resilienza, anche socio-economica e ambientale, dei paesi colpiti da crisi, a collegare le azioni umanitarie e per lo sviluppo e a dare seguito alle esigenze e alle priorità della politica estera”.
Il regolamento, in vigore dal giorno della pubblicazione sulla GUUE, si applica retroattivamente dal 1° gennaio 2021.
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