E’ arrivato sui tavoli dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa il rapporto presentato dal Comitato per gli affari giuridici sul futuro della Corte europea dei diritti dell’uomo. Nel rapporto, intitolato “L’effettività della Convenzione europea dei diritti dell’uomo: la Dichiarazione di Brighton e oltre”, relatore Yves Pozzo di Borgo (AS/JUR(2014)33, PACE), sono analizzati il contributo fondamentale di Strasburgo alla tutela dei diritti dell’uomo anche sul piano interno, i futuri scenari dovuti anche alla prossima adesione dell’Unione europea (il 18 dicembre sarà depositato il parere della Corte di giustizia dell’Unione europea sull’adesione alla CEDU) e i rapporti con gli ordinamenti nazionali anche nella fase dell’esecuzione delle sentenze. Il relatore ha fatto appello agli Stati affinché procedano, avendo presente il ruolo sussidiario della Corte, all’adozione di misure legislative per consentire il pieno rispetto della Convenzione come interpretata dalla Corte. In questa direzione, è indicato l’esempio dell’Italia che ha adottato una legislazione sul sovraffollamento delle carceri per impedire nuove violazioni e rimediare a quelle già perpetrate, accertate dai giudici internazionali nel caso Torreggiani. I rimedi legislativi – osserva il relatore – sono necessari anche per consentire un buon funzionamento della Corte ed evitare un carico di lavoro eccessivo, oggi causato soprattutto da ricorsi provenienti dall’Italia, dall’Ucraina, dalla Turchia, dalla Russia, dalla Serbia e dal Regno Unito.
Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/riforma-della-cedu-necessario-diffondere-buone-prassi.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/futuro-della-cedu-diffusi-gli-atti-della-conferenza-di-oslo.html
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