Disponibile il rapporto annuale dell’ECRI: l’antisemitismo in crescita in tutta Europa

Aumento dell’antisemitismo in tutta Europa, ma anche diffusione di razzismo antimusulmano e emersione di una certa ostilità nei confronti degli sfollati che arrivano da Paesi in guerra, inclusi gli ucraini. Sono alcuni aspetti sottolineati dalla Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) del Consiglio d’Europa nel rapporto annuale pubblicato il 20 giugno 2024, con riferimento alla situazione nel 2023 (AR2023-ECRI24-15-ENG). In particolare, nel rapporto è stato evidenziato che la continua guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina “ha spinto diversi milioni di ucraini sfollati, in una situazione di vulnerabilità e paura per il futuro, a continuare a cercare protezione e sostegno in tutta Europa”. I Paesi europei sono stati pronti all’accoglienza, ma iniziano ad essere segnalati episodi di odio verso gli ucraini, in particolare nei confronti dei rom di nazionalità ucraina. Desta allarme, in ogni caso, la diversità di trattamento riscontrata in tutta Europa tra l’accoglienza riservata agli ucraini rispetto a coloro che cercano protezione internazionale provenendo da altre aree calde del mondo, con evidenti casi di discriminazione etnica.

Per quanto riguarda l’antisemitismo, l’ECRI ha constatato che, dal 7 ottobre 2023, all’indomani dell’attacco terroristico di Hamas nei confronti di Israele e della risposta di Tel Aviv, sono aumentati i casi di antisemitismo: nell’ultimo trimestre 2023 – scrive la Commissione – gli episodi di antisemitismo hanno superato la cifra abitualmente riferibile a un anno intero. Numerosi gli incidenti e i casi di odio nei confronti degli ebrei sia online sia offline, a cui si sono aggiunte aggressioni e atti di vandalismo. Sono anche aumentati i casi di razzismo nei confronti dei musulmani, con un continuo clima di sospetto nei loro confronti.

Nel rapporto annuale è anche sintetizzata la situazione nei Paesi che sono stati sottoposti al monitoraggio ciclico nel 2023 (tra i quali non c’era l’Italia), con l’indicazione di criticità e buone pratiche.

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