Diritto alla verità per le vittime di tortura: diffuso il General Comment n. 3 del Comitato Onu

Le vittime di tortura hanno diritto a una riparazione e a un indennizzo, ma non sempre gli Stati, pur vincolati alla Convenzione contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti adottata a New York il 10 dicembre 1984, mostrano di applicare con effettività quest’obbligo che comporta misure di carattere procedurale e sostanziale. Il Comitato Onu contro la tortura, ha approvato, il 19 novembre 2012 (CAT/C/GC/3) il General Comment n. 3 (CAT-C-GC-3) per fornire una precisa linea di condotta agli Stati tenuti ad applicare l’articolo 14 della Convenzione. La norma prevede che gli Stati siano obbligati a garantire, sul piano interno, una riparazione e un equo e adeguato indennizzo alle vittime, inclusi i mezzi necessari per un reinserimento della vittima. Tra i mezzi di riparazione che gli Stati hanno l’obbligo di predisposrre, nel General Comment, sono indicati la restituzione, l’indennizzo monetario, le forme di riabilitazione, l’equa soddisfazione e la garanzia di non ripetizione del crimine. Gli Stati, inoltre, sono tenuti a svolgere adeguate indagini e garantire effettività al sistema di riparazione delle vittime che hanno, insieme ai propri familiari, un diritto alla verità.

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