Gravi problemi legati all’interpretazione e all’applicazione della Convenzione europea. Con queste motivazioni, il 20 dicembre, il Governo italiano ha presentato un ricorso alla Grande Camera (n 33783_09_GODELLI c ITALIE_DEMANDE RENVOI GRANDE CHAMBRE 20_12_12) contestando il verdetto del 25 settembre 2012 (ricorso n. 33783/09, qui la versione italiana, CASE OF GODELLI v. ITALY Italian Translation by the Italian Ministry of Justice) con la quale la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva chiarito che è contraria alla Convenzione la legge italiana che impedisce, a chi è stato abbandonato alla nascita, di conoscere le circostanze della nascita e l’identità della madre biologica se quest’ultima vuole rimanere anonima. Una pronuncia che secondo il Governo, che si è rivolto alla Grande Camera, non ha valutato correttamente la condizione di ricevibilità del previo esaurimento dei ricorsi interni e ha compresso in modo contrario alla Convenzione il margine di apprezzamento concesso agli Stati nell’applicazione dell’articolo 8 della Convenzione europea che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.
Si veda il post del http://www.marinacastellaneta.it/diritto-di-conoscere-le-proprie-origini-la-cedu-condanna-litalia.html
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