Discriminazioni verso rom e sinti. Violazioni della libertà di espressione. Inefficacia dei sistemi giudiziari. Omofobia. Trattamenti disumani degli immigrati. Sono le piaghe che affliggono troppi Paesi in Europa. Lo dice il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muiznieks nel rapporto annuale relativo alla situazione dei diritti umani nel 2012 (COMMDH(2013)5, diritti umani). Gli Stati non riescono a liberarsi di comportamenti discriminatori e non sono capaci di mettere in campo misure adeguate per realizzare pienamente i diritti della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Divampano i discorsi incentrati sull’odio razziale in tutta Europa soprattutto da parte di politici.
Per quanto riguarda l’Italia, il Commissario conferma l’allarme lanciato durante la visita in Italia (si veda il post del 18 settembre 2012 (http://www.marinacastellaneta.it/blog/il-commissario-per-i-diritti-umani-del-consiglio-deuropa-chiede-allitalia-misure-per-tagliare-i-tempi-dei-processi-e-migliorare-il-trattamento-dei-rom.html). In particolare, l’Italia non mostra di essere in grado di affrontare il problema sistematico dell’eccessiva durata dei processi. Ritardi anche nella liquidazione degli indennizzi. Non solo. Sul fronte del funzionamento della giustizia, il Commissario è preoccupato anche per il sistema di selezione degli avvocati che limita l’accesso e per l’incremento delle spese processuali soprattutto nel settore della giustizia civile che incide sul diritto alla tutela giurisdizionale effettiva.
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