Democrazie e diritti umani: a rischio anche i Paesi del Consiglio d’Europa

“State of Democracy, Human Rights and the Rule of Law”: è il titolo della relazione annuale 2023 presentata dal Segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric, relativa all’attività nel 2022, pubblicata il 5 maggio (Rapporto segretario generale). Nel documento si lancia l’allarme per gli attacchi alle istituzioni democratiche e per l’aumento delle violenze nei confronti dei giornalisti che ha portato, in numerosi Paesi, pure vincolati dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ad adottare leggi in grado di limitare la libertà di espressione e ha condotto altresì alla diffusione di misure di sorveglianza per seguire i movimenti dei giornalisti. Boom poi delle azioni giudiziarie strategiche, utilizzate per intimidire la stampa. Inoltre, in molti Paesi si è creato un clima politico polarizzato con la diffusione di hate speech. Nel documento trova ampio spazio la guerra scatenata dalla Russia, che continua la sua opera di distruzione nei confronti dell’Ucraina. La prima parte del rapporto è dedicata alle istituzioni democratiche, con una particolare attenzione al sistema giudiziario e all’attuazione negli Stati membri del Piano di azione di Sofia sul rafforzamento dell’indipendenza e dell’imparzialità nell’ambito giudiziario. Tra gli aspetti positivi, il Segretario generale ricorda i passi compiuti da diversi Stati verso il rafforzamento dell’indipendenza delle procure e la maggiore e immediata diffusione delle sentenze che consente alla collettività di accedere ai testi delle pronunce. Inoltre, alcuni Stati sono intervenuti per migliorare il livello di protezione degli avvocati, con l’Estonia che ha predisposto maggiori garanzie per la tutela della confidenzialità del rapporto tra cliente e legale e con la Francia che ha rinnovato il sistema disciplinare. Il secondo capitolo è interamente dedicato alla libertà di espressione anche per i continui attacchi che arrivano dagli Stati, dimostrati dal fatto che tra il 2021 e il 2022 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha depositato ben 178 sentenze sull’articolo 10, constatando in 137 casi le violazioni della norma. Sotto attacco anche la libertà di associazione. Il quarto capitolo è dedicato al funzionamento delle istituzioni e il quinto alla loro integrità. La seconda parte è rivolta all’attuazione di alcuni diritti con particolare riguardo al rispetto della dignità di ogni persona.

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