La Commissione giuridica del Parlamento europeo ha diffuso uno studio sulle possibilità e le condizioni di applicazione del regolamento n. 1215/2012 del 12 dicembre, che entrerà in vigore il 10 gennaio 2015, a controversie extra-Ue (studio n- 493.024, IPOL-JURI_ET(2014)493024_EN). Lo studio è stato curato, tra gli altri da Ilaria PRETELLI, Lukas HECKENDORN URSCHELER, Andrea BONOMI, Luigi MARI e Gian Paolo ROMANO.
Il regolamento Bruxelles I bis, che contiene la rifusione del regolamento n. 44/2001 sulla competenza giurisdizionale, l’esecuzione e il riconoscimento delle decisioni in materia civile e commerciale, ha introdotto importanti novità come l’eliminazione dell’exequatur, ma mantiene diversi limiti applicativi sotto il profilo territoriale tranne nei casi di giurisdizione esclusiva. Dopo un confronto con gli altri atti, incluso il regolamento n. 650/2012 relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo, che ha invece una portata universale, lo studio individua le prospettive e i vantaggi dell’estensione dell’ambito di applicazione del regolamento anche analizzando le regole esistenti nei diversi Stati membri. Nello studio, gli autori suggeriscono due diverse strade: l’introduzione di norme interne che comportino l’estensione delle regole del regolamento anche ai casi in cui il convenuto sia domiciliato in uno Stato terzo o l’adozione di convenzioni internazionali con Paesi extra-Ue.
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