Corte suprema Usa: no all’immunità assoluta per le organizzazioni internazionali – US Supreme Court: International Organizations do not have complete immunity

La Corte suprema degli Stati Uniti, con la sentenza depositata il 27 febbraio nel caso Jam v. International Finance Corporation (n. 17-1011, Jam e altri), ha affrontato la questione dell’immunità dalla giurisdizione delle organizzazioni internazionali. Per la Corte, un’organizzazione può essere citata in giudizio dinanzi ai tribunali degli Stati Uniti se l’attività rientra tra quelle iure privatorum e non iure imperii, con una soluzione analoga a quella prevista per l’immunità degli Stati esteri.

La vicenda ha preso il via dal prestito concesso dall’International Finance Corporation (IFC) a una società indiana, per favorire la costruzione di una fabbrica di carbone a Gujarat, in India. Alcuni cittadini indiani, colpiti dall’inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo avevano citato in giudizio negli Stati Uniti l’IFC. La Corte distrettuale aveva respinto l’azione affermando l’immunità assoluta dalla giurisdizione dell’organizzazione internazionale, con sede a Washington. Di diverso avviso la Corte suprema che ha annullato il verdetto della Corte distrettuale e rimesso il caso ai giudici di appello del distretto della Columbia. E’ vero – scrive la Corte – che quando fu  adottato, nel 1945, l’International Organizations Immunities Act (IOIA), l’immunità concessa era di carattere assoluto in quanto era previsto che le organizzazioni internazionali godessero della stessa immunità degli Stati, ma nel 1976 il quadro, con l’adozione del Foreign Sovereign Immunities Act, è cambiato perché uno Stato estero può essere citato in giudizio per le attività commerciali. Pertanto, l’International Organizations Immunities Act deve essere letto in modo analogo alle regole applicabili all’immunità dalla giurisdizione degli Stati, modificate nel corso degli anni, come risulta dal Foreign Sovereign Immunities Act. La Corte ha ricostruito gli sviluppi sull’immunità dalla giurisdizione all’indomani della Seconda guerra mondiale e non ha accolto la tesi dell’IFC circa la diversità tra immunità degli Stati e immunità delle organizzazioni internazionali, chiarendo che se un ente ha bisogno dell’immunità assoluta può prevederlo in un trattato. Per la Corte, poiché il Foreign Sovereign Immunities Act “governs the immunity of international organizations” , va respinta la concessione dell’immunità per le attività commerciali. Così, “The International Finance Corporation is therefore not absolutely immune from suit”.

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