Corte dei conti europea: i piani strategici della PAC non sono abbastanza “verdi”

È un ambito di intervento chiave dell’Unione europea, ma nella politica agricola comune (PAC) non si fa ancora abbastanza per la lotta ai cambiamenti climatici. Lo scrive la Corte dei conti europea nella relazione speciale n. 20 intitolata “Piani della politica agricola comune. Più verdi ma non all’altezza delle ambizioni dell’UE in materia di clima e ambiente” (PAC), la quale sottolinea che i Piani strategici della PAC 2023-2027 sono più verdi rispetto al passato, “ma non sono all’altezza delle ambizioni dell’UE in materia di clima e ambiente”, anche perché mancano elementi chiave per valutare la performance ecologica. La Corte dei conti evidenzia che gli Stati membri si sono avvalsi delle esenzioni per le condizioni agricole e ambientali, ma diversi Stati hanno “ridotto o ritardato l’applicazione delle misure verdi necessarie per ottenere i fondi dell’UE”. L’impostazione della politica agricola comune è migliorata con riguardo agli aspetti ecologici, ma senza portare a “differenze sostanziali nei piani agricoli degli Stati membri”.

Proprio per garantire la tutela ambientale, la nuova PAC ha introdotto maggiori condizioni per ottenere i fondi dell’UE, premiando le “pratiche benefiche per il clima, l’ambiente e il benessere degli animali” e imponendo agli Stati membri di assegnare una percentuale minima di fondi alle misure climatico-ambientali, ma l’impatto verde è stato limitato. Ad avviso della Corte dei conti, i “piani PAC non sono ben allineati al Green Deal, che pure rappresenta una delle principali politiche dell’UE a favore del clima e dell’ambiente”, anche perché le norme “non impongono agli Stati membri di includere nei rispettivi piani agricoli una stima dei contributi della PAC ai valori-obiettivo del Green Deal“, rendendo difficile raggiungere gli obiettivi per il 2030. Così, la Corte dei conti ha chiesto alla Commissione europea di intervenire, entro il 2027, per promuovere gli scambi di buone pratiche verdi nei piani, di stimare il contributo della PAC al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, di rafforzare il quadro di monitoraggio della PAC per il clima e l’ambiente, specificando gli indicatori di risultato.

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