Il Consiglio di Stato tiene conto della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Grande Stevens e, con ordinanza del 2 ottobre (ricorso n. 4491/2014, N. 07566_2014 REG.RIC.), impone alla Consob di adeguarsi alla pronuncia della Cedu per quanto riguarda i profili sanzionatori, modificando i regolamenti contrari alla Convenzione. Il ricorso alla sesta sezione del Consiglio di Stato era stato presentato da una banca e da altri ricorrenti che avevano impugnato l’ordinanza del Tar Lazio (sezione seconda) n. 4009/2014 del 4 settembre 2014 con la quale i giudici amministrativi avevano respinto la richiesta di annullamento di alcuni regolamenti della Consob in quanto contrari alla Cedu. La scelta del Tar era motivata sul presupposto che mancavano prove in ordine a un imminente e irreparabile pregiudizio proprio perché la Consob non aveva adottato provvedimenti lesivi della sfera dei ricorrenti. Di qui il ricorso al Consiglio di Stato che ha dato ragione ai ricorrenti, mettendo in primo piano l’esecuzione effettiva della sentenza Cedu. Per il Consiglio di Stato, gli atti regolamentari citati nell’ordinanza, adottati dalla Consob, sono in contrasto con la sentenza della Corte europea che ha ravvisato una contrarietà di alcuni di essi all’articolo 6 della Convenzione che assicura il diritto all’equo processo, anche a causa del mancato rispetto del contraddittorio e della mancanza di pubblicità del procedimento.E’ così evidente che i regolamenti, per non violare la sentenza internazionale, devono essere modificati tanto più che la difformità rispetto alla Convenzione europea ha in sé un chiaro pregiudizio. A ciò si aggiunga – osserva il Consiglio di Stato – che sussiste un obbligo di adeguamento alle sentenze Cedu come ha precisato anche la Corte costituzione nella pronuncia n. 113 del 7 aprile 2011.
Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/gli-effetti-della-sentenza-grande-stevens-sul-diritto-interno-uno-studio-della-cassazione.html; http://www.marinacastellaneta.it/blog/le-sanzioni-amministrative-gravi-devono-essere-qualificate-come-penali-nulla-la-riserva-italiana-sul-principio-ne-bis-in-idem-del-protocollo-cedu.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/caso-grande-stevens-bocciata-la-richiesta-del-governo-di-rinvio-alla-grande-camera.html
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