La Confederazione generale sindacale (CGS) e la Federazione dei lavoratori pubblici e funzioni pubbliche (FLP) hanno presentato un reclamo collettivo contro l’Italia dinanzi al Comitato europeo dei diritti sociali (reclamo n. 161/2018, CC161CaseDoc1-it). Il reclamo, registrato il 13 aprile e diffuso il 4 maggio, contesta all’Italia diverse violazioni della Carta sociale europea a causa dell’esclusione delle due sigle sindacali, che avevano rifiutato di firmare il contratto collettivo, dalla partecipazione e dalle negoziazioni contrattuali. Ad avviso dei ricorrenti si sarebbe realizzata una violazione della Carta sociale europea, con particolare riguardo agli articoli 5 (diritti sindacali), 6 (diritto di negoziazione collettiva), 21 (diritto all’informazione e alla consultazione), 22 (diritto di partecipare alla determinazione e al miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’ambiente di lavoro), in combinato disposto con gli articoli E (non discriminazione) e G (divieto di restrizioni).
Le parti hanno anche chiesto l’attivazione della procedura d’urgenza sul reclamo.
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