Pubblicata una guida per la corretta interpretazione e applicazione dell’articolo 17 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in base al quale nessuna disposizione della Convenzione “può essere interpretata come implicante il diritto per uno Stato, gruppo o individuo di esercitare un’attività o compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti o delle libertà riconosciuti nella Convenzione…” (Guide_Art_17_ENG). Il volume, il primo relativo all’articolo 17, ha l’obiettivo di chiarire agli operatori del diritto la portata della norma, come interpretata dalla stessa Corte europea, anche per garantire l’applicazione corretta della Convenzione sul piano interno. In primo piano, dopo un’analisi e un confronto del principio del divieto dell’abuso del diritto con altri atti internazionali, la giurisprudenza della Corte in materia che ha specificato l’ambito di applicazione dell’articolo 17. La norma – ha chiarito Strasburgo in diverse occasioni – va applicata in casi del tutto eccezionali e in “ipotesi estreme” che, con ogni evidenza, sono le situazioni in cui sono messi in pericolo valori fondamentali come la tolleranza, la democrazia, la pace sociale e la non discriminazione. Così, con riguardo alla libertà di espressione, i giudici internazionali hanno affermato che l’articolo 17 si applica solo se è “del tutto chiaro” che quanto dichiarato a titolo di libertà di espressione è manifestamente contrario ai valori convenzionali.
La Guida, aggiornata al 31 marzo 2019, scandaglia i casi in cui la disposizione è stata applicata da Strasburgo con particolare riferimento all’incitamento alla violenza, alla minaccia all’integrità territoriale di uno Stato, all’ordine costituzionale, al nazismo, all’antisemitismo, all’odio religioso, al negazionismo. Un’appendice, con i casi analizzati dalla Corte, chiude il volume.
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