Presentata dalla Commissione europea, il 12 settembre, la Strategia europea per l’assistenza al fine di garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi sostenibili in tutta l’Unione europea e, al tempo stesso, migliorare la situazione di coloro che assistono le persone in difficoltà e di coloro che sono assistiti. Questo tenendo conto che nel 2050 almeno 38,1 milioni di persone nell’Unione europea avranno bisogno di assistenza a lungo termine, che vuol dire il 23,5% in più rispetto al 2019. Accanto alla Strategia, contenuta nella Comunicazione del 7 settembre 2022, COM(2022) 440 (COM_2022_440_1_EN_ACT_part1_v11), Bruxelles ha adottato due proposte di raccomandazioni: una relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia (COM(2022) 442, Barcellona) e un’altra relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a costi accessibili (COM_2022_441_1_EN_ACT_part1_v6). La popolazione all’interno dell’Unione europea invecchia e ci sono diversi Paesi che affrontano un inverno demografico e, quindi, gli Stati devono essere pronti a garantire un’assistenza di qualità che è funzionale – precisa la Commissione – anche a migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, considerando che più di 9 milioni di persone lavorano in questo settore.
Proprio sul fronte del lavoro, la Commissione ha posto l’attenzione sulla necessità di migliorare le condizioni di lavoro nel settore dell’assistenza e per garantire ai caregivers condizioni e salari adeguati al lavoro svolto.
In base alla Strategia Ue, gli Stati dovranno adottare Piani di azione nazionali per l’assistenza a lungo termine con criteri e standard di elevata qualità. Richiesta anche la ratifica da parte di tutti gli Stati UE della Convenzione 189 dell’Organizzazione internazionale del lavoro sulle lavoratrici e i lavoratori domestici (la ratifica italiana è del 2013).
Aggiungi un commento