Azioni collettive nel caso di violazioni del diritto dell’Unione

Un ricorso collettivo di natura sia inibitoria sia risarcitoria attivo in tutta Europa. Per raggiungere quest’obiettivo, accantonata, almeno per il momento, l’adozione di una direttiva in materia, la Commissione europea ha adottato una raccomandazione relativa a principi comuni per i meccanismi di ricorso collettivo di natura inibitoria e risarcitoria negli Stati membri che riguardano violazioni di diritti conferiti dalle norme dell’Unione (GUUE L 201 del 26 luglio 2013, azioni collettive). Le violazioni del diritto Ue molto spesso coinvolgono una pluralità di individui che devono poter agire in giudizio in modo collettivo sia con ricorsi di gruppo sia con la possibilità di ricorrere a un’organizzazione rappresentativa al fine di ottenere un ristoro dei danni subiti. La direttiva 2009/22 relativa a provvedimenti inibitori a tutela degli interessi dei consumatori si è limitata a introdurre le azioni inibitorie ma non quelle per il risarcimento. Di qui la necessità di un intervento che spinga gli Stati all’introduzione nel proprio ordinamento di ricorsi collettivi onnicomprensivi, di natura inibitoria e collettiva. Con la possibilità, per i ricorrenti, di utilizzare anche mezzi di soluzione alternativa delle controversie. La raccomandazione interviene sia sul fronte delle azioni di gruppo sia di quelle rappresentative per porre fine a pratiche illecite in violazione del diritto dell’Unione. La Commissione chiede anche che sia garantito il rimborso delle spese legali alla parte vittoriosa e la possibilità che una pluralità di ricorrenti sparpagliati sul territorio dell’Unione  possa agire dinanzi a un’unica giurisdizione. Gli Stati, poi, dovrebbero attivare un registro nazionale delle azioni di ricorso collettivo e impedire l’applicazione di risarcimenti punitivi o eccessivi.

Va ricordato che, in base alla sentenza Grimaldi del 13 dicembre 1989 (C-322/88) le raccomandazioni producono un effetto giuridico poiché i giudici nazionali devono prenderle in considerazione nell’applicazione del diritto dell’Unione e delle norme interne predisposte per garantirne l’attuazione.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/meccanismi-di-ricorso-collettivo-targati-ue.html

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