Attuazione effettiva della Carta dei diritti fondamentali: essenziali i finanziamenti Ue

Si avvicinano i festeggiamenti per i 25 anni della proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la Commissione europea fa il punto sui fondi messi a disposizione per garantire l’effettiva attuazione dei diritti riconosciuti nella Carta e assicurare la formazione adeguata di coloro che sono chiamati ad l’attuarla. Con la Comunicazione presentata il 10 ottobre (COM(2024)456), intitolata “Funding to promote, protect and enforce fundamental rights 2024. Annual report on the Application of the EU Charter of Fundamental Rights” (rapporto finanziamenti Carta), Bruxelles evidenzia l’importanza di dotarsi di fondi ad hoc per assicurare che le politiche Ue garantiscano i diritti fondamentali e che detti fondi siano a disposizione di coloro che contribuiscono attivamente alla loro realizzazione. Troppo spesso, infatti, gli attivisti e i difensori dei diritti umani incontrano difficoltà nell’accesso ai finanziamenti e, così, la Commissione auspica un ampliamento dei fondi dedicati, accanto alla necessità di garantire che i fondi Ue siano assegnati solo se è assicurata la piena conformità ai valori e al diritto dell’Unione. Passati in rassegna i mezzi a disposizione nell’ambito  programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values Programme), la Commissione ha evidenziato che proprio i maggiori fondi indirizzati a questo programma hanno permesso di ampliare la sfera dei soggetti beneficiari. In questa direzione, la Commissione ha puntato sull’istituzione dei Punti di contatto nazionali, presenti in 21 Stati e chiamati a supportare coloro che intendono presentare programmi in questo contesto. Inoltre, tra i fondi utilizzabili per l’attuazione della Carta, vi sono quelli del Programma Giustizia che permette di migliorare la formazione degli operatori del diritto nel campo della cooperazione giudiziaria civile e e penale, nonché quelli del Digital Europe Programme (DEP) per le iniziative relative alla digitalizzazione della giustizia nonché alla lotta alla disinformazione e alle fake news. Dalla Commissione sono arrivati fondi per mettere in atto il “Meccanismo di risposta rapida a livello europeo per le violazioni della libertà di stampa e dei media”. Anche attraverso Horizon Europe è possibile indirizzare alcune ricerche all’attuazione dei diritti assicurati nella Carta. Non mancano, poi, altri Programmi specificamente dedicati a taluni settori come quello della salute e dell’immigrazione. Nell’attuazione della Carta Ue un ruolo fondamentale è svolto anche dalle istituzioni nazionali indipendenti sui diritti umani, presenti in quasi tuti gli Stati membri (manca ancora l’Italia). In ogni caso, precisa la Commissione, la situazione va migliorata perché “non abbastanza fondi raggiungono gli attori dei diritti fondamentali” anche a causa delle difficoltà di reperire informazioni sui finanziamenti disponibili. Così, la Commissione punta a un rafforzamento dell’impegno degli Stati per la diffusione di informazioni.

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