Approvato il nuovo Protocollo alla Convenzione sui diritti del fanciullo

Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha approvato, il 17 giugno, il Protocollo alla Convenzione sui diritti del fanciullo che consentirà a individui e organizzazioni non governative di presentare reclami al Comitato per i diritti del bambini nei casi di violazione della Convenzione. Il testo (G1113971) passa adesso all’Assemblea generale che dovrebbe approvarlo entro la fine dell’anno e consentire di colmare una lacuna nella salvaguardia dei diritti dell’uomo. La Convenzione, infatti, era l’unico trattato in materia di diritti umani a non avere un meccanismo di controllo generale sull’applicazione dei diritti della Convenzione. Con l’entrata in vigore del Protocollo, per la quale sono necessarie 10 ratifiche, gli individui avranno la possibilità di rivolgersi a un organo internazionale per far accertare la violazione di propri diritti garantiti dal testo adottato a New York nel 1989 e dai due Protocolli, uno riguardante la lotta alla pedopornografia e uno il divieto di reclutamento di bambini soldato. Prevista anche la possibilità di reclami interstatali. Alcune obiezioni sono state avanzate da Cina e Russia soprattutto per le scarse specificazione sulla nozione di individui che possono rivolgersi al Comitato.

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