Passi avanti nell’iter per l’approvazione della proposta di regolamento sull’ordinanza europea di sequestro conservativo sui conti bancari per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale. Il Parlamento europeo ha approvato, nella plenaria di aprile, il testo che passa adesso al Consiglio (OESC). Il nuovo provvedimento fa parte del pacchetto di misure “giustizia per la crescita” e servirà a recuperare i crediti oltre frontiera bloccando, grazie all’effetto sorpresa, manovre dei debitori per far scomparire i beni. L’ordinanza europea di sequestro conservativo (OESC) avrà un ruolo essenziale nell’economia. I dati parlano chiaro: un milione di piccole imprese hanno difficoltà a recuperare i crediti transfrontalieri. Che vuol dire una perdita di 600 milioni di euro ogni anno.
Gli eurodeputati sono intervenuti con alcuni emendamenti nella proposta della Commissione che punta a ridurre i costi nel recupero e a eliminare le differenze tra Stati membri relative ai presupposti per l’adozione dei provvedimenti. L’ordinanza europea, che circolerà in tutta Europa grazie all’adozione di moduli standard comuni a tutti gli Stati membri, impedirà che un debitore faccia scomparire le somme dovute e vanifichi l’esercizio dell’azione giurisdizionale, occultando i beni mentre l’iter è in corso di svolgimento. L’emissione del provvedimento è limitata ai casi di rischi attuali e concreti per il credito, con l’obbligo per il creditore di fornire prove sufficienti corroborate da fatti pertinenti. Al centro del provvedimento l’effetto sorpresa. Di conseguenza, in linea generale il debitore non dovrà essere informato della richiesta e la sua audizione sarà posticipata a una fase successiva rispetto all’emissione del provvedimento.
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