Ancora una pronuncia della Consulta sul mandato di arresto europeo

Con ordinanza n. 85 depositata il 7 marzo 2011 la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso della Corte di appello di Perugia in relazione all’incostituzionalità dell’articolo 18, comma 1, lettera r) della legge 22 aprile 2005 n. 69 con la quale è stata recepita la decisione quadro 2002/584/Gai relativa al mandato di arresto europeo e alle procedure di consegna tra gli Stati membri (http://www.cortecostituzionale.it/schedaUltimoDeposito.do;jsessionid=A8DDC9380BF51E550727A636EF99D572). La Consulta ha chiarito che già con la sentenza n. 227/2010 la norma in esame è stata dichiarata incostituzionale nella parte in cui ammette il rifiuto alla consegna per i soli cittadini italiani al fine di far scontare la pena in Italia, ma non per i cittadini di altri Stati membri che hanno residenza o dimora effettiva in Italia che, invece, ha chiarito la Corte, hanno lo stesso diritto dei cittadini italiani a scontare la pena sul territorio.

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