Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani: gli Uiguri vittime di crimini contro l’umanità

E’ stato pubblicato, il 31 agosto, il rapporto dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet sulle violazioni dei diritti umani commesse dalla Cina nella regione autonoma dello Xingjiang nei confronti degli Uiguri (documento). Una minoranza vittima di gravi violazioni dei diritti umani, di tortura, di trattamenti medici forzati, di detenzione arbitraria, di violenze sessuali che, però, hanno portato a poche reazioni da parte della comunità internazionale nonostante le prime denunce risalgano al 2017. E questo malgrado nel rapporto dell’Alto Commissario si sottolinei che gli atti compiuti dalla Cina contro gli Uiguri possono costituire crimini contro l’umanità tenendo conto che sono stati commessi su larga scala.

Cancellati tutti i diritti, da quello alla vita al diritto a non subire trattamenti inumani e degradanti e tortura, con gli Uiguri costretti a vivere nei campi di detenzione e sottoposti a campagne di “rieducazione” e a lavoro forzato, che ha spinto alcune aziende della moda a non importare più il cotone da quella regione. L’Alto Commissario nel rapporto procede a un inquadramento storico e sociale della vita degli Uiguri nella regione dello Xingjang, la più grande della Cina e anche la più povera, malgrado la ricchezza naturale del territorio. Pechino ha sferrato l’attacco cancellando i diritti degli Uiguri, trincerandosi dietro la lotta al terrorismo e all’estremismo religioso. Tra le misure volute dalla Cina anche quelle sul controllo delle nascite che, come sottolineato nel rapporto, hanno portato a un crollo delle nascite tra gli Uiguri in misura molto più ampia rispetto al resto della popolazione. Resta da vedere se ci sarà mai qualche reazione e se si oserà discutere delle violazioni perpetrate dalla Cina che, dal canto suo, nega ogni accusa.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/genocidio-degli-uiguri-gli-usa-approvano-la-legge-che-vieta-le-importazioni-dalla-regione-dello-xinjiang.html

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