L’Unione europea svolge un ruolo centrale nell’attuazione dell’Agenda dell’ONU sui bambini e i conflitti armati e così ha deciso di aggiornare le Linee guida sui bambini e i conflitti armati adottate nel 2003 e aggiornate nel 2008. Per garantire un’azione efficace e continua l’Unione europea ha proceduto a un nuovo aggiornamento adottando le nuove Linee guida il 26 giugno 2024 (EU Guidelines) in cui si prende atto dall’aggravamento della situazione con i bambini presi di mira nei conflitti armati e in altre situazioni di violenza armata da parte di attori statali e non statali, incluse organizzazioni terroristiche e gruppi criminali organizzati. Sono milioni, inoltre, i bambini colpiti da disabilità durante i conflitti e da malnutrizione, mancanza di alloggi, accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria. Inoltre, precisa Bruxelles, i danni prodotti dei conflitti armati non terminano quando la guerra cessa e hanno effetti intergenerazionali curatori “che minano la resilienza individuale e sociale e ostacolano lo sviluppo di società pacifiche”. Anche nei casi in cui i bambini non sono obiettivi diretti “l’insicurezza generale nelle zone di guerra impedisce e scoraggia i bambini, gli insegnanti e il personale medico dal frequentare le scuole o dal fornire assistenza medica”. È necessario, poi, intervenire per fare in modo che le forze in campo non impediscano l’accesso umanitario che è un grave ostacolo alla protezione dei bambini.
Nelle Linee Guida si sottolinea l’importanza della giustizia penale nazionale e internazionale, compreso l’accesso alla giustizia per i bambini e la lotta all’impunità nei confronti di coloro che commettono crimini contro i bambini, anche per scoraggiare futuri abusi. Inoltre, sono state individuati alcuni specifici settori di intervento per migliorare il livello di prevenzione, rafforzare il legame tra intervento umanitario, sviluppo e pace, migliorare le attività di formazione e la cooperazione e l’advocacy sul campo.
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