E’ stata pubblicata la nuova guida, curata dai giuristi della Corte europea dei diritti dell’uomo, sul terrorismo (Guide_Terrorism_FRA). Il volume raccoglie la giurisprudenza della Corte di Strasburgo, aggiornata al 31 dicembre 2020, partendo dal caso Lawless contro Irlanda per arrivare alle vicende più recenti di extraordinary renditions.
Numerose le questioni affrontate da Strasburgo: dalle operazioni antiterrorismo alla sorveglianza dei sospettati, dall’analisi della fase di indagine e punitiva all’equità del processo e alla compatibilità delle sanzioni con la Convenzione europea. Diversi i ricorsi dei quali si è occupata la Corte: nei casi di sorveglianza è venuto in rilievo l’articolo 8 della Convenzione che si occupa del diritto al rispetto della vita privata; diverse le pronunce sull’obbligo positivo degli Stati di tutelare la collettività dalla minaccia terroristica (articolo 2); sull’uso eccessivo della forza da parte di agenti dello Stato; sul divieto di tortura e trattamenti disumani e degradanti (articolo 3) e sul diritto alla libertà e alla sicurezza, con particolare attenzione alla detenzione preventiva (articolo 5). Per completare il quadro, la Guida passa in rassegna i casi relativi allo svolgimento dei procedimenti penali, con riguardo anche al principio di irretroattività della legge penale, nonché i parametri individuati da Strasburgo nella definizione del giusto bilanciamento tra i diritti in gioco, tenendo conto che molti ricorsi sono stati motivati dall’adozione di misure nazionali per la sicurezza nazionale o internazionale, ma hanno leso diritti fondamentali, inclusa la libertà di espressione o di manifestazione. L’ultima parte è rivolta alla ricostruzione delle sentenze in cui è venuta in rilievo l’applicazione dell’articolo 15 che consente la deroga in caso di stato d’urgenza, norma che, non di rado, è utilizzata in modo abusivo, per comprimere le libertà dei cittadini.
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