Condizioni di accoglienza inadeguate. Lacune nella tutela dei minori stranieri non accompagnanti. Scarsa protezione per le categorie vulnerabili e per le vittime della tratta. E’ il quadro evidenziato dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali nel rapporto sui cinque problemi principali legati all’immigrazione che richiedono un’azione urgente (fra-2018-february-migration-report-focus-five-challenges_en) presentato nei giorni scorsi e relativo a 14 Stati membri: Austria, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Spagna e Svezia.
I problemi nell’accoglienza persistono malgrado il numero dei richiedenti asilo sia diminuito in quasi tutta Europa, con l’eccezione di Italia, Grecia, Francia e Spagna. Non solo. Nel rapporto è stato evidenziato che gli Stati hanno rafforzato i controlli ai confini e questo, di frequente, causa scontri alle frontiere. Preoccupazioni per le condizioni di vita dei migranti nei centri di accoglienza, anche in Paesi che non sono sotto pressione per i flussi migratori. In Italia, continuano le difficoltà nell’accoglienza con strutture sovraffollate come quella di Cona (Veneto) dove è presente una struttura per 540 persone che ne ospita 1.300. Tra le altre lacune, l’inadeguata tutela delle persone vulnerabili e delle donne nonché ostacoli alle riunificazioni familiari. Anche la macchina burocratica non funziona tenendo conto dei gravi ritardi nella registrazione delle domande di asilo, dei ritardi nella nomina dei tutori per i minori stranieri non accompagnati.
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