“Nuovi strumenti per promuovere la corretta applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”: è il titolo del Convegno che si terrà venerdì 28 ottobre 2016 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze (Piazza San Marco 4, qui il programma completo (dsg_convegno-28-ott_it_l_def). La Carta dei diritti fondamentali, che ha acquisito efficacia vincolante con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ha arricchito le fonti di protezione utilizzabili da parte dei giudici nazionali e degli organi di tutela dei diritti umani. D’altra parte, l’applicazione della Carta suscita grandi difficoltà per i giudici e per gli operatori del diritto. Il progetto “CharterClick!” (“Non bussare alla porta sbagliata: CharterClick! Uno strumento di facile uso per individuare le violazioni che ricadono nell’ambito di applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”), cofinanziato dalla Commissione europea, si propone di affrontare tali difficoltà sviluppando degli strumenti volti ad agevolare gli operatori nazionali sia nella individuazione delle situazioni rientranti nel campo applicativo della Carta, sia riguardo ai rapporti tra la Carta e le altre fonti di protezione, quali la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e le costituzioni nazionali. Il Convegno intende presentare e discutere tali strumenti, acquisendo le osservazioni delle istituzioni dell’Unione e dei soggetti nazionali coinvolti nella protezione dei diritti fondamentali o nella attività di formazione degli operatori del diritto. Fondandosi sui risultati del progetto, il Convegno offrirà anche una visione aggiornata sul valore della Carta individuando le principali caratteristiche che sono emerse nella sua applicazione giudiziale in un ampio numero di Stati membri.
La partecipazione è gratutita ma è necessaria la registrazione entro il 18 ottobre a quest’indirizzo charterclickconference@gmail.com
gianfranco fiore
ottobre 14, 2016Che poi in Italia specie in materi di concorsi l’equo processo è un miraggio,Tar Lazio e CdS non sono il massimo della trasparenza.