Esecuzione delle sentenze CEDU: adottata la relazione annuale

Una lettura a tinte rosa quella della Presidenza del Consiglio dei Ministri prospettata nella relazione annuale al Parlamento sull’esecuzione delle pronunce della CEDU nei confronti dello Stato italiano (RelazioneParlamento_2012). Nella relazione relativa all’anno 2012, diffusa nei giorni scorsi, si sottolinea che le pronunce rese nei confronti dall’Italia mostrano che l’Italia non incorre in “violazioni gravi od eclatanti dei diritti umani”, ma che subisce condanne soprattutto per difficoltà “gestionali” nell’organizzazione amministrativa e giudiziaria diretta a perseguire una coerente e credibile strategia di buoni rapporti tra Stato e cittadino”. Una visione ottimistica considerando che, anche limitandosi ad un’analisi del 2012, l’Italia è stata condannata per aver commesso trattamenti disumani e degradanti nei confronti di migranti oggetto di espulsioni collettive (sentenza della Grande Camera, Hirsi Jamaa e altri c. Italia,   ricorso n. 27765/09) e, in un’altra occasione, per il trattamento di detenuti malati (Cara-Damiani c. Italia, sentenza 7 febbraio 2012, ricorso n. 2447/05). Senza dimenticare la sentenza della Grande Camera del 27 giugno 2012 Europa 7 s.r.l. e Di Stefano c. Italia (ricorso 38433/09) dalla quale risulta chiaro il mancato rispetto del pluralismo televisivo in Italia.

La relazione illustra in dettaglio tutti gli atti indirizzati all’Italia, dalle sentenze alle decisioni adottate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, facendo il punto sullo stato di attuazione delle pronunce. Che, sul fronte della corresponsione degli indennizzi, vede l’Italia arrancare anche a causa dell’assenza di un’adeguata copertura finanziaria. Situazione che – si precisa nella relazione – rischia di provocare gravi problemi con l’entrata in vigore della legge sul pareggio del bilancio. Poco efficace il sistema relativo alle azioni di rivalsa ormai codificate nella legge 24 dicembre 2012 n. 234 (art. 43). Ne sono state avviate 5, ma solo una ha raggiunto l’obiettivo.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/respingimenti-di-massa-verso-la-libia-condanna-allitalia-da-strasburgo.html

No tags 2Commenti 0
2 Risposte

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *