Linee guida per aiutare gli Stati negli interventi nel settore della geografia giudiziaria

Il Gruppo di lavoro sulla qualità della giustizia della Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (CEPEJ) ha approvato, il 21 giugno, le linee guida sulla creazione di mappe giudiziarie per facilitare l’accesso alla giustizia in un sistema giudiziario di qualità (2013_7_cepej_Judicial_maps_guidelines_en). L’obiettivo è fornire agli Stati alcuni suggerimenti nell’attività di riorganizzazione dei tribunali con il fine di raggiungere un giusto equilibrio tra diritto di accesso alla giustizia, riduzione dei costi e massimazione della qualità. Tutti gli Stati – si precisa nel rapporto – sono alle prese con la necessità di razionalizzare le risorse. L’Italia ha approvato, con la legge 14 settembre 2011 n. 148, una riforma per eliminare le strutture più piccole e meno efficaci, procedendo anche a fusioni delle diverse strutture. Anche altri Stati seguono questa strada ma con il fine di migliorare la qualità della giustizia. In questa direzione si inseriscono le riforme avviate da Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia. D’altra parte, l’ingresso della tecnologia rende inutile avere sedi ovunque così come la diffusione della mediazione che ha dato una buona prova nel rapporto costi benefici.

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