Bruxelles chiede agli Stati maggiore impegno per la mediazione

La mediazione targata Ue non decolla. Sono solo 4 gli Stati Ue (Estonia, Francia, Italia e Portogallo) ad aver comunicato alla Commissione europea lo stato di attuazione della direttiva 2008/52/Ce relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale (l’Italia ha adottato il Dlgs 4 marzo 2010 n. 28). Il termine di recepimento è fissato il 21 maggio 2011 ma, malgrado l’ampio ambito di applicazione dell’atto Ue che si applica nei casi di controversie transfrontaliere, gli Stati non sono ancora pronti per l’attuazione. Eppure, da uno studio finanziato dall’Unione europea, risulta che il mancato utilizzo della mediazione allunga i tempi di soluzione delle controversie di 331-446 giorni con un incremento di spese processuali che va da 12.461 ai 13.738 euro.

Alla luce di questi dati positivi, la Commissione europea, il 20 agosto, ha chiesto agli Stati ad accelerare l’iter di attuazione e ha invitato le autorità nazionali a prevederne l’applicazione anche nel caso di controversie interne (mediazione).

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