La lunga convivenza non impedisce la delibazione di una sentenza ecclesiastica

Non è contraria all’ordine pubblico una sentenza ecclesiastica che dispone la nullità del matrimonio dopo più di 30 anni di convivenza e la presenza di 3 figli. Lo ha deciso la Corte di cassazione, sezione I civile, n. 8926 del 4 giugno 2012 (delibazione). La Suprema Corte chiarito che è necessario contemperare la norma pacta sunt servanda con la tutela dei diritti umani giunge alla conclusione che la convivenza precedente non è ostativa alla delibazione di una sentenza di nullità matrimoniale canonica, non comportando un contrasto assoluto con l’ordine pubblico italiano.  La Corte ha anche precisato che il Protocollo del 1994 addizionale all’accordo di revisione dei Patti lateranensi prevale “ai sensi dell’art. 2 della l. n. 218 del 1935, sul generale criterio di collegamento di cui all’art. 64 della stessa legge”.

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