Il 10 maggio il Parlamento europeo è chiamato a votare, nel corso della sessione plenaria, le modifiche al regolamento n. 864/2007 dell’11 luglio 2007 sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali (Roma II). La Commissione per gli affari giuridici ha approvato, il 26 aprile, il testo che ha inviato agli eurodeputati (A7-0152/2012, getDoc.do). Nella raccomandazione accompagnata dal rapporto di Cecilia Wikström, prendendo atto degli interventi della Corte di giustizia dell’Unione europea e della necessità di evitare il turismo giudiziario per le azioni in materia di diffamazione, si chiede l’inserimento, nel regolamento n. 864/2007, di una norma per l’individuazione della legge applicabile in caso di illeciti relativi alla vita privata e ai diritti della personalità. Nella raccomandazione sono fatti salvi i diritti costituzionali degli Stati membri in materia di libertà di stampa e si stabilisce, in via generale, che la legge applicabile alle obbligazioni non contrattuali derivanti dalla violazione della privacy e dai diritti della personalità, inclusa la diffamazione, sia quella del Paese nel quale si verificano o è probabile che si verifichino gli elementi più significativi del danno (talune presunzioni sono indicate nell’articolo 5a). Tuttavia, tenendo conto degli effetti derivanti dall’utilizzo delle tecnologie, si ammette che se il convenuto non poteva ragionevolmente prevedere le conseguenze della sua azione sia applicata la legge della residenza abituale del convenuto.
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