La lotta al riciclaggio di capitali e al terrorismo va migliorata. In alcune aree all’interno del Consiglio d’Europa si sono verificati dei progressi, ma sono ancora troppi i casi di mancata attuazione, con la conseguenza che quanto previsto sulla carta non trova un’attuazione effettiva. Lo ha sostenuto il MONEYVAL, l’organismo del Consiglio d’Europa contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, nel rapporto annuale presentato l’8 novembre e riferito alle attività del 2023 (MONEYVAL).
Tra i problemi emersi dalle visite condotte nel 2023, la posizione di molti Stati che non tracciano e non recuperano in modo efficace i proventi di reato e le difficoltà nel raggiungere risultati concreti, inclusa la condanna in sede giudiziaria dei responsabili. Inoltre, deve essere migliorato il controllo del settore finanziario, il rispetto delle regole da parte del settore privato, la trasparenza delle persone giuridiche e l’attuazione delle misure preventive nel riciclaggio di denaro. Tra le lacune anche l’attuazione delle sanzioni finanziarie per la lotta al terrorismo, non attuata in modo completo e la proliferazione di armi di distruzione di massa che minacciano la stabilità dell’economia, della pace e della sicurezza. Si conferma, altresì, il legame con altri reati come la corruzione, la criminalità organizzata, il traffico di esseri umani, di droga e di armi.
L’analisi è stata condotta alla luce degli standard internazionale definiti dal Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) e tenendo conto della situazione nei 33 Stati membri.
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