Aperte le consultazioni della Corte penale internazionale per la nuova Strategia sulle vittime

Avviato il percorso per arrivare al restyling della Strategia della Corte penale internazionale in relazione alle vittime. La Cancelleria della Corte dell’Aja, in questa direzione, ha diffuso un questionario per raccogliere le opinioni delle organizzazioni non governative, delle associazioni della società civile e di altri soggetti interessati. Per contribuire, è necessario compilare il modulo reperibile a tale indirizzo https://www.surveymonkey.com/r/SQT5FFK. Il questionario, costituito da diversi punti e disponibile dal 15 agosto al 30 settembre 2024, è focalizzato su quattro aree di interesse: la fase della comunicazione e dell’informazione alle vittime, l’accesso delle vittime al sistema della Corte, la partecipazione e la rappresentanza delle vittime, la riparazione effettiva e l’assistenza.

L’Assemblea degli Stati parti – precisa la cancelleria – ha adottato già taluni emendamenti alla Strategia in relazione alle vittime il 5 novembre 2012 (ICC-ASP-11-38-ENG), ma sia l’Independent Expert Review sia l’Independent Oversight Mechanism hanno ritenuto necessario aggiornare la Strategia procedendo a un esame dei processi organizzativi, dell’efficienza del sistema e della sensibilità di genere per facilitare la partecipazione delle vittime alle attività della Corte e ai procedimenti. Inoltre, nel corso degli anni si è sviluppata una giurisprudenza sia sostanziale sia procedurale sulla situazione delle vittime ed è così opportuno un restyling della Strategia. Non basta, infatti, il riconoscimento delle sofferenze patite dalle vittime, ma è necessario che vengano tutelate in modo effettivo per arrivare alla verità e per accertare la responsabilità degli autori dei crimini. L’obiettivo della nuova Strategia è, quindi, non solo l’ascolto delle vittime, ma il coinvolgimento significativo in ogni fase del procedimento. Modifiche che s’inseriscono nel Piano Strategico 2023-2025 della Corte che, tra gli obiettivi, ha indicato al n. 2 proprio gli interventi a supporto delle vittime.

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