Lotta alla povertà essenziale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile

La lotta alla povertà arriva anche dall’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile che devono essere integrati in ogni meccanismo decisionale, di finanziamento e di responsabilità. Lo scrive il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nel documento “Reinforcing the 2030 Agenda for Sustainable Development and eradicating poverty in times of multiple crises: the effective delivery of sustainable, resilient and innovative solutions” (poverty), argomento che sarà al centro dell’High-Level Political Forum di settembre 2024 (HLPF). La pandemia, la guerra in Ucraina e in Palestina hanno rallentato il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e hanno causato una crisi economica, sociale e finanziaria in tutto il mondo, con l’acuirsi di problemi come la povertà estrema e la fame nel mondo: nel 2022 circa 23 milioni di persone vivevano in situazioni di povertà estrema e 123 milioni soffrivano la fame. Certo, si legge nel rapporto, con le crisi in corso non è possibile raggiungere l’obiettivo di mettere fine alla povertà entro il 2030, ma si deve chiedere agli Stati di fare di più perché dalle revisioni nazionali volontarie esaminate durante il Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile tenutosi nel 2023 risultano lacune anche nell’approccio intergovernativo. È poi richiesta una trasformazione dei sistemi alimentari per aumentare la sostenibilità: ogni anno sono generati 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari a causa di pratiche non sostenibili. Richiesti interventi per assicurare nuovi approcci alla sostenibilità del debito e affrontare così le sfide del debito dei Paesi in via di sviluppo, con strumenti preventivi delle crisi del debito. Nelle raccomandazioni finali si punta anche sul ricorso alle tecnologie intelligenti e alla promozione di un’economia circolare, necessari per ridurre il costo molto elevato dei sistemi alimentari sull’ambiente, nonché all’introduzione di un’efficace infrastruttura pubblica digitale per snellire l’erogazione dei servizi pubblici e consentire alle amministrazioni pubbliche di raggiungere i soggetti più vulnerabili. In particolare, in quest’ambito si richiede l’espansione delle piattaforme bancarie e di pagamento digitali, l’automazione dei processi, la riduzione delle pratiche burocratiche, la registrazione dei lavoratori e ci si propone di fornire agli individui la possibilità di accedere da remoto senza discriminazioni.

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