Raggiunta l’intesa tra Stati Uniti e Unione Europea sugli aspetti, inclusa la questione della responsabilità, legati al lancio di satelliti. Con decisione (UE) 2024/1213 del 19 marzo 2024 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie L del 3 maggio 2024 (decisione galileo), relativa alla firma, a nome dell’Unione, e all’applicazione provvisoria dell’accordo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America, che stabilisce procedure di sicurezza per il lancio dei satelliti Galileo a partire dal territorio degli Stati Uniti, il Presidente del Consiglio è autorizzato a firmare l’indicato accordo (Accordo UE-USA). Quest’ultimo si inserisce nel contesto di un rafforzamento della navigazione satellitare nel segno dello sviluppo di tecnologie sicure, su cui ha avuto un’incidenza negativa la guerra in Ucraina che ha bloccato la cooperazione con la Russia spingendo l’UE verso altri territori.
Il sistema globale di navigazione satellitare dell’Ue denominato Galileo è centrale per lo scambio di informazioni di “posizionamento e misurazione del tempo per un’ampia gamma di settori quali l’aviazione, le ferrovie, il trasporto marittimo o le telecomunicazioni” ed è fondamentale nei rapporti con gli Stati Uniti. Tuttavia, va rafforzata la sicurezza anche tenendo conto dell’importanza strategica e scientifica e del valore economico dei satelliti Galileo, nonché la protezione delle informazioni classificate e dei beni connessi al lancio dei satelliti Galileo.
Per quanto riguarda l’ambito di applicazione, l’accordo si occupa dei lanci di satelliti Galileo a partire dal territorio degli Stati Uniti ed è rivolto, in particolare, a garantire la protezione delle zone sicure della base di lancio e dei beni protetti dell’UE. In questa direzione, l’articolo 6 prevede una disciplina ad hoc per il recupero dei detriti di satelliti Galileo in base alla quale, in caso di problemi o incidenti che portino alla distruzione del satellite Galileo, gli Stati Uniti, nel rispetto del diritto, delle politiche, delle procedure e degli accordi di sostegno degli Stati Uniti con il fornitore di servizi di lancio, autorizzano il responsabile locale dell’Agenzia spaziale europea (ESA), i soggetti designati da quest’ultimo e i soggetti designati della Commissione europea a partecipare alla ricerca e raccogliere i detriti di satelliti Galileo nei luoghi in cui si trovino e a trasportarli nel territorio dell’Unione.
Sul fronte di responsabilità, nel caso in cui il satellite Galileo, o una sua parte componente, provochi un danno che dà luogo a una o più richieste di risarcimento presentate contro gli Stati Uniti a norma del diritto internazionale, gli Stati Uniti possono cercare di essere sostituiti dall’Unione europea in qualsiasi sede la richiesta venga presentata. Tuttavia, se tale sostituzione non va a buon fine, l’UE accetta di sollevare gli Stati Uniti dalle responsabilità e di indennizzarli in relazione a qualsiasi obbligo finanziario derivante da una transazione o dalla decisione di un organo giurisdizionale per la risoluzione di tali richieste di risarcimento. In base all’accordo, l’Unione “è responsabile dell’indennizzo degli Stati Uniti per l’importo di tale risarcimento solo se ha acconsentito a tale transazione”. È poi chiarito che “Nessuna disposizione del presente accordo deve essere interpretata come una rinuncia all’immunità sovrana degli Stati Uniti o ad altri privilegi o immunità derivanti dal diritto internazionale consuetudinario, dai trattati e dagli accordi in vigore tra gli Stati Uniti e l’Unione o da qualsiasi altro obbligo giuridico internazionale”. L’articolo 10 si occupa della soluzione delle controversie con una regola minimale in base alla quale “eventuali controverse tra le parti derivanti dal presente accordo o relative allo stesso sono risolte unicamente tramite consultazioni tra le parti stesse”.
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