Amnistia in uno studio della Commissione Venezia. Approvato il parere sulla legge in Catalogna

La Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto, nota come Commissione Venezia del Consiglio d’Europa, il 23 febbraio, ha diffuso uno studio sulle disposizioni costituzionali e le leggi adottate dagli Stati membri dal Consiglio d’Europa relative all’amnistia (CDL-PI(2024)002, amnistia). Il documento passa in rassegna quanto previsto nei singoli Stati, indicando la base giuridica e gli effetti che le norme dedicate all’amnistia provocano sulle sentenze e sui procedimenti in corso. Inoltre, nel documento, per ogni Stato è indicata l’autorità competente a decidere sull’amnistia e sono specificati i reati che possono rientrare nell’ambito di applicazione dell’amnistia. In alcuni casi, gli Stati hanno fornito anche indicazioni su altri soggetti e stakeholders coinvolti nel procedimento che conduce all’amnistia. Sono state anche segnalate le scelte legislative di Stati non parti al Consiglio d’Europa come gli Stati Uniti. Il testo è stato presentato nel corso della sessione plenaria del 15-16 marzo 2024 che ha anche esaminato la recente proposta legislativa della Spagna (122/000019) funzionale a normalizzare la situazione in Catalogna (“Organic law on amnesty for the institutional, political and social normalisation of Catalonia“). Su tale legge, la Commissione, su richiesta dell’Assemblea parlamentare, ha approvato un parere il 18 marzo tenendo conto degli standard europei e internazionali e dell’analisi comparativa svolta, nonché delle pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea (spagna). Tuttavia, la Commissione non si è occupata dell’obiettivo perseguito nel caso specifico, né degli aspetti legati alla costituzionalità il cui esame spetta alla Corte costituzionale spagnola. Per la Commissione è indispensabile soddisfare i requisiti dello Stato di diritto, con la conseguente necessità di un’approvazione parlamentare e di evitare procedure legislative accelerate. Nel parere, la Commissione Venezia ha sottolineato che l’amnistia persegue un fine legittimo come garantire la riconciliazione sociale e politica e, quindi, è necessario che si applichi a determinati gruppi di individui senza essere concepita per coprire individui specifici.

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