Per la prima volta, la Corte penale internazionale ha deciso di consentire lo svolgimento di un procedimento in contumacia nella fase di conferma delle accuse, una scelta che potrebbe avere conseguenze anche su altri sospettati ancora latitanti. Con la decisione del 4 marzo (ICC-02/04-01/05, Kony), la Pre-Trial Chamber II, presieduta dal giudice Rosario Salvatore Aitala, su richiesta del Procuratore, ha dato il via libera all’udienza di conferma delle accuse nei confronti di Joseph Tony, leader del Lord’s Resistance Army. L’udienza è stata fissata, lasciando un certo margine di tempo considerando che è la prima volta che la Corte acconsente a tenere un’udienza di conferma delle accusa in absentia, per il 15 ottobre 2024, in linea con l’art. 61 (2) (b) dello Statuto della Corte penale internazionale che ammette la conferma delle accuse nella fase pre-processuale, anche in assenza dell’imputato. Pertanto, la Pre-Trial Chamber ha dato il via libera alla prima fase del procedimento, malgrado lo svolgimento del processo sarà possibile solo in presenza dell’imputato. Kony è accusato di crimini contro l’umanità (12 capi di accusa) e di crimini di guerra (21 capi di accusa) commessi tra il 2003 e il 2004 in Uganda. Il mandato di arresto nei suoi confronti è stato emesso l’8 luglio 2005 e reso pubblico il 13 ottobre dello stesso anno.
La Pre-Trial Camber ha chiarito che la conferma delle accuse in assenza dell’imputato è possibile solo in presenza di circostanze eccezionali. Kony era stato già dichiarato irreperibile ai sensi dell’articolo 61 (2) (b) dello Statuto e la Cancelleria della Corte aveva rafforzato le misure per informare Kony delle accuse a lui rivolte. Inoltre, era stata intrapresa una campagna mediatica su larga scala sia in Uganda sia nei Paesi limitrofi, con coinvolgimento della popolazione e dei leader religiosi, ma tutto è stato inutile. La Pre-Trial Chamber, così, preso atto che la Cancelleria aveva fatto tutto il possibile per informare Kony, in conformità a quanto previsto dall’articolo 61 (2)(b), ha chiesto di individuare un avvocato che lo rappresenti durante l’udienza di conferma dei capi di accusa, rinviando a quella fase l’accertamento dell’adozione di tutte le misure per informare Kony del fatto che si terrà un’udienza di conferma delle accuse in contumacia.
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