La Corte europea dei diritti dell’uomo ha disposto, con decisione depositata il 14 dicembre 2023 (ricorso n. 69817/12, Decisione massoneria) la cancellazione dal ruolo del caso Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani contro Italia prendendo atto dell’intervento del Governo che ha rimosso l’elemento contestato dal ricorrente. In particolare, la loggia massonica aveva chiamato in giudizio l’Italia perché il Tribunale di Prato, nel sito internet della propria struttura, aveva inserito, ai fini dell’iscrizione nel registro degli esperti giudiziari, la richiesta di dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche o segrete.
Ad avviso della loggia del Grande Oriente ciò costituiva una violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo con particolare riguardo all’articolo 11 che assicura a ogni persona il diritto alla libertà di associazione che può essere limitato solo se necessario in una società democratica per motivi legati, tra gli altri, all’ordine pubblico, alla prevenzione dei disordini e dei reati e alla sicurezza nazionale. Il caso era stato comunicato al Governo che, successivamente, ha indicato che il documento contestato era stato rimosso e, così, l’Italia aveva chiesto, ai sensi dell’articolo 37 della Convenzione, la cancellazione della causa dal ruolo. La Corte ha verificato che il ricorrente fosse d’accordo nel ritenere eliminata la violazione e ha evidenziato che la cancellazione del documento costituiva un rimedio alla violazione. Il ricorrente aveva dichiarato la sostanziale soddisfazione per la misura presa, chiedendo il pagamento delle spese per la difesa dinanzi a Strasburgo. Su questo punto, in base al libero apprezzamento concesso alla Corte nei casi di cancellazione dal ruolo ai sensi dell’articolo 43, comma 4 del Regolamento, la Corte ha concesso al ricorrente la somma di 1.500 euro e ha chiuso il caso.
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